google-site-verification: googlee552bc4c0d65a0b4.html

venerdì 22 marzo 2013

Il grido di Sylvia Plath

Sono abitata da un grido...
Edvard Munch - La bête, 1901


Sono abitata da un grido.
Di notte esce svolazzando
in cerca, con i suoi uncini, di qualcosa da amare.
Mi terrorizza questa cosa scura
che dorme in me;
tutto il giorno ne sento il tacito rivoltarsi piumato,
la malignità.

- Sylvia Plath


4 commenti:

  1. Inquietante! Ma chi di noi non ha qualcosa del genere che di notte si fa sentire con lievi o forti fruscii ,dipende dalle notti...e rare sono quelle intrise di genuino silenzio.Paola Borrelli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione Paola.... ci sa ascoltare la propria anima lo ha ascoltato più di una volta.... La Plath aveva più di un grido, infatti si suicidò...

      Elimina
  2. Non si è grati per le lodi ma per esser stati compresi... grazie

    RispondiElimina
  3. Essere compresi è la cosa più bella del mondo, ciò che ci fa sentire meno soli...

    RispondiElimina

Un tuo commento ci dà ragione di essere… se ci sei, batti un colpo!