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giovedì 20 giugno 2013

"Paragonarti" di Henrik Nordbrandt

sei come vedere tutte le più belle attrici di questo secolo
ma nella realtà tornarsene a casa da solo



Con la natura, quella robetta da poco
non voglio paragonarti,
ma piuttosto col declino dell’Impero Romano
un lusso grandioso come fare il bagno tutto il giorno
come vomitare in un secchio d’oro
dopo aver mangiato troppe ostriche
e come scaldare la casa bruciando banconote
e andarsi ad ammarare con una Porsche rossa
su una strada costiera con le palme.
Tu sei come vedere tutte le più belle
attrici di questo secolo
in un solo lungo film, ma nella realtà,
e poi tornarsene a casa da solo
alla stufetta a gas e a una cena in scatola.
E’ un grande lusso lasciarti e andarmene da solo
un’abbondanza di materie preziose
una carovana di seta che va per la sua strada
e tutta l’esotica pellicceria
che c’è per gli eschimesi.
Mi piacerebbe toglierti ogni tipo
di vestiti, tutte le mutevoli mode
dalla gonna di rafia al manto da mandarino
per non dimenticare l’armatura di Jeanne d’Arc
facendo di te il personaggio più nudo della storia.
Ma peraltro devo astenermi
dal confonderti con la storia
che, lo so, ti annoia
e in confronto a te è anche una robetta da poco.

- Henrik Nordbrandt


Nordbrandt ⟨nòrdℎbrant⟩, Henrik. - Poeta danese (n. Copenaghen 1945). La sua lirica, raffinata ed elitaria, trae ispirazione dall'Oriente mediterraneo, dove N. ha soggiornato a lungo, per intonare, con infinite variazioni, il compianto di un passato splendore, o per esprimere il pulsare della passione erotica nell'intensità dei suoni, colori, profumi. 
Tra le sue raccolte, in cui sono sempre più avvertibili gli echi di poeti e mistici orientali (῾Omar Khayyām, Rūmī), si ricordano, accanto al volume d'esordio Digte ("Poesie", 1966); Syvsoverne ("I sette dormienti", 1969); Istid ("Epoca glaciale", 1977).


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