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lunedì 29 luglio 2013

"Come ti si dovrebbe baciare" di Erich Fried




come mi si dovrebbe baciare
(IO: perché autodedicarsi una poesia fa bene)



Come ti si dovrebbe baciare
(dal titolo di una poesia di Paul Fleming, 1609-1640, a Elisabeth)


Quando ti bacio
non è solo la tua bocca
non è solo il tuo ombelico
non è solo il tuo grembo
che bacio
Io bacio anche le tue domande
e i tuoi desideri
bacio il tuo riflettere
i tuoi dubbi
e il tuo coraggio


il tuo amore per me
e la tua libertà da me
il tuo piede
che è giunto qui
e che di nuovo se ne va
io bacio te
così come sei
e come sarai
domani e oltre
e quando il mio tempo sarà trascorso

- Erich Fried
(Traduzione di Riccarda Novello)




Dal blog "Il canto delle sirene":

L’amore non è solo sesso. Non è solo il lato fisico, ma è costituito anche dal lato spirituale, dal contatto tra le anime. Ecco perché non dovrebbe colpirci così tanto questa poesia di Erich Fried (1921-1988), ebreo austriaco naturalizzato britannico. Invece ci meraviglia questo amore, il “vero amore” così lontano dagli stereotipi che i media e soprattutto i programmi televisivi cercano di veicolare. Ti bacio perché sei tu, non perché ne voglio trarre piacere, ti bacio per dirti che sono al tuo fianco e che lo sarò quando ne avrai bisogno, quando tornerai delusa, quando starai male perché, usando versi di un’altra poesia di Erich Fried, “la prima volta mi sono innamorato / dello splendore dei tuoi occhi, / del tuo riso, / della tua gioia di vivere. / Adesso amo anche il tuo pianto / e la tua paura di vivere / e il timore di non farcela / nei tuoi occhi”.

Perché una mia foto e il cambio di aggettivo nella didascalia? 
Perché mi piace pensare che il mio uomo possa, leggendo questi versi, pensare a me… mi piace pensare di essere amata di un amore così e se lui non ci ha pensato allora questo è un suggerimento… istruzioni per l'uso.

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