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venerdì 19 luglio 2013

"Elusione" di Ghiannis Ritsos


Le tue parole fanno male, Fiorella Mannoia


Elusione

Parlava. Parlava molto. Non tralasciava niente

senza che la sua voce lo soppesasse. 
Quante e quante notti in bianco
ad ascoltare i treni, le navi o le stelle,
a calcolare la materia ed il colore del suono,
a dare nomi a ombre e nubi. Ora,
quest'uomo cordiale e loquace sta in silenzio,
forse perché sul fondo ha intravisto i fanali spenti, 
e si rifiuta
di articolare la parola unica ed estrema: "nero".

Karlòvasi, 7.VII.87


- Ghiannis Ritsos



Il silenzio…  Ritsos  pare fare un elogio a chi sa tacere al momento opportuno.
La parola è una delle cose che non torna indietro, dopo averla pronunciata. 
Ci sono parole dette per ferire che avrebbero fatto meglio ad essere silenzi.
E lui, abituato a esprimersi su tutto, si rifiuta di fare come gli altri e dare parole al dolore, perché il dolore può fare sbagliare.



Yiannis Ritsos (Monemvasia, 1 maggio 1909 – Atene, 11 novembre 1990) è stato un poeta greco.
Ritsos è considerato come uno dei più grandi poeti greci del ventesimo secolo, insieme a Konstantinos Kavafis, Kostis Palamas, Giorgos Seferis, e Odysseus Elytis






In religioso pellegrinaggio presso la casa del grande poeta a Monemvasia




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