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lunedì 30 settembre 2013

"Rumori secondari" di Mario Benedetti



Mi concedo l'onore di rassegnarmi, solo questa notte…
Eduard Hopper, Automat, 1927



Rumori secondari

Mi concedo l'onore di rassegnarmi,
solo questa notte,
come riposo.
Domattina presto aprirò gli occhi,
sarò un'altra volta coraggioso e ordinario
ribelle con le mani in tasca
eterno con la morte all'occhiello.
Solo in questa notte priva di luna
credere di andare,
credere di venire,
credere che il mio cuore non potrà mai più
aumentare in dimensione e nostalgie
solo questa notte
per favore,
per pietà,
sentirmi vinto
umile
devastato
fatto e disfatto con avanzi di Dio
qui a sognare senza permesso,
a mentire senza speranza
ma sapendo che si tratta
solo di questa notte sterile e unica.
Domani alle sette aprirò gli occhie un'altra volta
mi darò da fare senza lamentarmi
e ascolterò il frastuono universale
senza che m'ingannino rumori secondari.

- Mario Benedetti


La resa come pausa necessaria per riprendere fiato… 
Come propulsore per ripartire, non importa se nella stessa direzione o in una completamente diversa…
Arrendersi all'evidenza che non si può più nascondere, che urla sotto il frastuono della quotidianità e che appare nuda in certi vuoti temporali, quando il tempo pare rallentare per lasciarti vedere e udire ciò che era sottofondo, rumore secondario
E allora: pausa. Guardare la realtà, arrendersi ad essa per crearne una che ci somigli di più…
Del resto a che serve lottare contro i mulini a vento?




Mario Orlando Hamlet Hardy Brenno Benedetti-Farugia, noto come Mario Benedetti (Paso de los Toros, 14 settembre 1920 – Montevideo, 17 maggio 2009), è stato un poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano.






Edward Hopper (Nyack, 22 luglio 1882 – New York, 15 maggio 1967) è stato un pittore statunitense famoso soprattutto per i suoi ritratti della solitudine nella vita americana contemporanea. Oggi è considerato uno dei grandi maestri americani, citato in qualche caso come precursore della Pop Art.
Di lui è stato detto che sapeva "dipingere il silenzio".








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