google-site-verification: googlee552bc4c0d65a0b4.html

giovedì 19 settembre 2013

"Succede" di Pablo Neruda



Succede che mi stanco di essere uomo
Edward Munch, Disperazione




Succede che mi stanco di essere uomo
Succede che entro nelle sartorie e nei cinema smorto,
impenetrabile, come un cigno di feltro
che naviga in un'acqua di origine e di cenere.
L'odore dei parrucchieri mi fa piangere e stridere
Voglio solo un riposo di ciottoli o di lana
non voglio più vedere stabilimenti e giardini
mercanzie, occhiali e ascensori.
Succede che mi stanco dei miei piedi e delle mie unghie
e dei miei capelli e della mia ombra
Succede che mi stanco di essere uomo.
Dopo tutto sarebbe delizioso
spaventare un notaio con un giglio mozzo
o dar morte a una monaca con un colpo d'orecchio.
Sarebbe bello andare per le vie con un coltello verde
e gettar grida fino a morir di freddo.
Non voglio essere più radice nelle tenebre,
barcollante, con brividi di sonno, proteso all'ingiù,
nelle fradicie argille della terra
assorbendo e pensando, mangiando tutti i giorni.
Non voglio per me tante disgrazie
non voglio essere più radice e tomba
sotterraneo deserto, stiva di morti,
intirizzito, morente di pena.
E per ciò il lunedì brucia come il petrolio
Quando mi vede giungere con viso da recluso
e urla nel suo scorrere come ruota ferita
e fa passi di sangue caldo verso la morte.
E mi spinge in certi angoli, in certe case umide,
in ospedali dove le ossa escono dalla finestra,
in certe calzolerie che puzzano d'aceto
in strade spaventose come crepe.
Vi sono uccelli color zolfo e orribili intestini
appesi alle porte delle case che odio,
vi sono dentiere dimenticate in una caffetteria
vi sono specchi
che avrebbero dovuto piangere di vergogna e spavento,
vi sono ombrelli dappertutto e veleni e ombelichi.
Io passeggio con calma, con occhi, con scarpe,
con furia, con oblio
passo attraverso uffici e negozi ortopedici
e cortili con panni tesi a un filo metallico:
mutande, camicie e asciugamani che piangono
lente lacrime sporche.

- Pablo Neruda


Succede che ci si senta stanchi… che si voglia scendere dalla giostra… 
Ieri sera è un discorso che mi ha fatto una delle persone più care che ho… 
Ma io dico che la vita è la prossima battaglia, anche quando si è stanchi, anche quando tutto ci pare inutile, anche quando pensiamo di non farcela: la vita sempre!





Pablo Neruda, pseudonimo di Ricardo Eliezer Neftalí Reyes Basoalto (Parral, 12 luglio 1904 – Santiago del Cile, 23 settembre 1973), è stato un poeta, scrittore, attivista e diplomatico cileno. Viene considerato una delle più importanti figure della letteratura latino americana contemporanea.

Scelse l'appellativo d'arte Pablo Neruda, in onore dello scrittore e poeta cecoslovacco Jan Neruda, e che in seguito gli fu riconosciuto anche a livello legale. È stato insignito nel 1971 del Premio Nobel per la letteratura.

Ha anche ricoperto per il proprio Paese incarichi di primo piano diplomatici e politici. Inoltre è conosciuto per la sua adesione al comunismo (per cui subì censure e persecuzioni politiche, dovendo anche espatriare), la sua candidatura a Presidente del Cile nel 1970, e il successivo sostegno al socialista Salvador Allende. Morì in un ospedale di Santiago poco dopo il golpe di Pinochet nel 1973, ufficialmente di tumore ma in circostanze ritenute dubbie, mentre stava per partire per un nuovo esilio.





Edvard Munch (Løten, 12 dicembre 1863 – Ekely, 23 gennaio 1944) è stato un pittore norvegese.
È stato anche simbolista, incisore e un importante precursore dell'arte espressionista.
L'urlo (1893) è probabilmente la sua opera più conosciuta
Edvard Munch è il pittore dell'angoscia: gli unici temi che lo interessano sono la passione, la vita e la morte.














Nessun commento:

Posta un commento

Un tuo commento ci dà ragione di essere… se ci sei, batti un colpo!