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venerdì 14 marzo 2014

"Cose lontane e vicine" di Beppe Salvia



m' innamoro di cose lontane e vicine
Fiedrich Caspar David, Viandante su un mare di nebbia



Cose lontane e vicine

M'innamoro di cose lontane e vicine,
lavoro e sono rispettato, infine
anch'io ho trovato un leggero confine,
a questo mondo che non si può fuggire.
Forse scopriranno una nuova legge
universale, e altre cose e uomini
impareremo ad amare. Ma io ho nostalgia
delle cose impossibili, voglio tornare
indietro. Domani mi licenzio, e bevo
e vedo chimere e sento scomparire
lontane cose e vicine.

- Beppe Salvia, da Cuore, cieli celesti





Beppe Salvia (Potenza, 10 ottobre 1954 – Roma, 6 aprile 1985) è stato un poeta italiano.uore suicidandosi, a Roma, il 6 aprile 1985.

« Beppe Salvia è morto a Roma, a trent'anni, gettandosi dalla finestra di casa sua sabato 6 aprile, a via del Fontanile Arenato. Ho sempre avuto l'impressione che abitasse in quella via perché il nome gli piaceva. Un nome liricamente simbolico. »(inizio dell'articolo Morte d'un giovane poeta di Marco Lodoli, «Paese Sera», 18 aprile 1985)








Caspar David Friedrich (Greifswald, 5 settembre 1774 – Dresda, 7 maggio 1840) è stato un pittore tedesco, esponente dell'arte romantica.
L'artista, uno dei più importanti rappresentanti del "paesaggio simbolico", basava la sua pittura su un'attenta osservazione dei paesaggi della Germania e soprattutto dei loro effetti di luce; permeandoli di umori romantici. Egli considerava il paesaggio naturale come opera divina e le sue raffigurazioni ritraevano sempre momenti particolari come l'alba, il tramonto o frangenti di una tempesta.

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