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martedì 29 aprile 2014

"Senza risposta" di Luciano Erba




dimmi tu sei scoglio o continente? 

John William Waterhouse, La tempesta 





Senza risposta


Ti ha portata novembre. Quanti mesi
dell’anno durerà la dolceamara
vicenda di due sguardi, di due voci?
Se io avessi una leggenda tutta scritta
direi che questo tempo che ci sfiora
ci appartiene da sempre. Ma non sono
che un uomo tra mille e centomila
ma non sei
che una donna portata da novembre
e un mese dona e un altro saccheggia.
Sei una donna
che oggi tiene un naufrago impaziente
dimmi tu
sei scoglio
o continente?

- Luciano Erba





Gli eterni dubbi degli innamorati: è vero amore?

(Un grazie a Bruno Galluccio che ieri ha postato questa poesia sul suo profilo Facebook)



Luciano Erba (Milano, 18 settembre 1922 – Milano, 3 agosto 2010) è stato un poeta, critico letterario e traduttore italiano del secondo Novecento, appartenente alla Quarta generazione della Linea Lombarda.












John William Waterhouse (Roma, 6 aprile 1849 – Londra, 10 febbraio 1917) è stato un pittore britannico di epoca vittoriana ultimo rappresentante dello stile dei preraffaelliti. È noto soprattutto per i suoi soggetti mitologici e per le protagoniste femminili dei suoi dipinti, incarnazioni di grazia o donne fatali.









lunedì 28 aprile 2014

"Se il nostro amore fosse" di Adonis




così ne celebriamo i doni
René Bull, Lyali e Madjnun


13

Se il nostro amore fosse un dio
 o fosse un gioco e un caso
niente all'infuori di esso 
 potrebbe dare ombra ai nostri aridi giorni.
Così ne celebriamo 
i doni e con le sue brocche
scriviamo la storia delle nostre membra.

- Adonis, trad. Fawzi Al Delmi



L'amore come essenza, come antitodo





Adonis o Adunis (arabo: أدونيس‎), pseudonimo di Alī Ahmad Sa'īd Isbir (in arabo: علي أحمد سعيد إسبر‎; Qassabīn, 1º gennaio 1930) è un poeta e saggista siriano.











René Bull è stato un illustratore irlandese (Dublino il 11 dicembre 1872 - 14 marzo 1942). Tra le sue più famose illustrazioni:  un edizione di  La Fontaine "Favole", Le mille e una notte (1912),  Rubaiyat di Omar Khayyám (1913),  The Russian Ballet (1913),  Carmen (1915),  Le fiabe di Andersen. 

sabato 26 aprile 2014

"Sentissi" di Rosanna Bazzano


sentissi
Claude Monet, Mattino di pioggia sulla Senna




Sentissi

Sentissi,
la musica lenta
delle dita di gocce
sulle foglie puntute,
disegnare scale di te
dentro l’aria leggera
del primo mattino.

Sentissi,
la fiamma che trema
e l’acqua che bolle,
e il vapore che spira
sui vetri, ora opachi,
a lasciarmi lavagne
dove dire il tuo nome.

Sentissi,
il respiro sereno
e il quieto viaggiare degli occhi
sul grigio vibrare del mare
e questo sangue
che corre, che corre, 
che corre solo per arrivarti.

- Rosanna Bazzano




Rosanna Bazzano: vedi la pagina "Biografia" di questo blog






Claude Oscar Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 6 dicembre 1926) è stato un pittore francese, padre dell'Impressionismo, il suo "Impression soleil levant"  viene considerato il "manifesto" dell'impressionismo.





giovedì 24 aprile 2014

"Tutto quello che un uomo" di Roberto Kunstler ( su musica di Sergio Cammariere)







Tutto quello che un uomo


Se non fosse per te

cosa avrebbe un senso 
sotto a questo cielo immenso 
niente più sarebbe vero 


Se non fosse per te 
come immaginare 
una canzone da cantare 
a chi non vuol sentirsi solo 

Se non fosse per te 
crollerebbe il mio cielo 
Se non fosse per te 
sarei niente, lo sai 
perché senza te io non vivo 
e mi manca il respiro 
se tu te ne vai 

Quando sono con te 
chiudo gli occhi e già volo 
d'improvviso la malinconia se ne va 
dai pensieri miei cade un velo 
e ritrovo con te l'unica verità 

Solamente tu sai 
anche senza parole 
dirmi quello che voglio sentire da te 
Io non ti lascerò 
fino a quando vivrò 
Tutto quello che un uomo può fare 
stavolta per te lo farò 

Una pioggia di stelle 
ora brilla nell'aria 
ed il mondo mi appare 
per quello che è 
un oceano da attraversare 
per un cuore di donna 
o la spada di un re 

Perchè senza te io non vivo 
e mi manca il respiro se tu te ne vai 

Solamente tu sai 
anche senza parole 
dirmi quello che voglio sentire da te 
C'è un tempo per l'amore 
che spiegarti non so 

Tutto quello che un uomo può fare 
stavolta per te lo farò 

Tu sarai la regina 
dei miei desideri 
l'orizzonte costante 
di questa realtà 
Tu che sei per me, come vedi 
tutto quello che un uomo 
sognare potrà 

Tutto quello che un uomo 
sognare potrà

- Roberto Kunstler

Continuando la serie de "le parole che vorremmo sentirci dire" (le donne), un testo che si è classificato al terzo posto al Festival di Sanremo del 2003, aggiudicandosi anche il premio della critica; nonché ha raggiunto il quarto posto nella classifica dei dischi più venduti in Italia nello stesso anno.



Roberto Kunstler (Roma, …) è un cantautore e paroliere italiano.










Sergio Cammariere (Crotone, 15 novembre 1960) è un cantautore italiano.

mercoledì 23 aprile 2014

"Sonetto CIX" di William Shakespeare


mia Rosa: nell'universo sei tu il mio tutto
Sir Franke Dicksee, Romeo and Juliet



Sonetto CIX 

Non dire mai che il mio cuore ti è stato infedele.
Sebbene la lontananza sembrasse attenuare la mia fiamma:
potrei forse allontanarmi da me stesso? No, come non potrei  
abbandonare la mia anima che è chiusa nel tuo petto:

Quella è la casa del mio amore. Se ho vagato,
come ogni viaggiatore alla fine torno a casa,
giusto in tempo, dal tempo non cambiato,
porto l’acqua nella fedeltà per lavare le sozzure del viaggio.
Non credere – benchè nella mia natura regni

la fragilità che assedia ogni tipo di sangue –
che io possa stupidamente insozzare quell’acqua,
che io lasci per un nulla la tua ricchezza di bontà: 

perchè nulla è per me l’intero l’universo…
tranne te, mia Rosa: nell’universo sei tu il mio tutto. 


- William Shakespeare



Oggi ricorre il 450° della nascita del grande scrittore inglese William Shakespeare, lo ricordiamo con un suo sonetto e con il dipinto di quella che è forse la sua più famosa opera teatrale.

(Spesso mi viene chiesto qual'è il criterio di scelta delle poesie che posto.
Il più delle volte, come oggi, scelgo ciò che avrei voluto fosse stato scritto per me…)



William Shakespeare (Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1564[ – Stratford-upon-Avon, 23 aprile 1616) è stato un drammaturgo e poeta inglese, considerato come il più importante scrittore in lingua inglese e generalmente ritenuto il più eminente drammaturgo della cultura occidentale.
Spesso considerato il poeta più rappresentativo del popolo inglese e soprannominato il "Bardo dell'Avon" (o semplicemente "Il Bardo" oppure il "Cigno dell'Avon", delle sue opere ci sono pervenuti, incluse alcune collaborazioni, 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Le sue opere teatrali sono state tradotte in tutte le maggiori lingue del mondo e sono state inscenate più spesso di qualsiasi altra opera; inoltre è lo scrittore maggiormente citato nella storia della letteratura inglese e molte delle sue espressioni linguistiche sono entrate nell'inglese quotidiano.



Sir Frank Bernard Dicksee,  (Londra, 27 novembre 1853 – Londra, 17 ottobre 1928), fu un pittore e illustratore britannico, che divenne anche Presidente della Royal Academy.

martedì 22 aprile 2014

"A voce dolce…" di Patrizia Cavalli



a voce dolce tu mi metti a letto
Francesco Netti, Nudo di donna



A voce dolce tu mi metti a letto

A voce dolce tu mi metti a letto,
tu vuoi che io dorma. Per avviarmi i sogni
mi elenchi le infinite meraviglie
di come tu saresti se tu fossi.

- Patrizia cavalli


Patrizia Cavalli (Todi, 1949) è una poetessa italiana.
La poesia della Cavalli è caratterizzata da una complessa tecnica poetica. Le misure metriche che utilizza sono classiche, ma il lessico e la sintassi sono quelle della lingua contemporanea; sono assenti poeticismi e manierismi, e il linguaggio è naturale e familiare.





Francesco Saverio Netti (Santeramo in Colle, 24 dicembre 1832 – Santeramo in Colle, 28 agosto 1894) è stato un pittore e letterato italiano, fu allievo del Bonolis, De Napoli e De Vivo.

giovedì 17 aprile 2014

"Estasi" di Carol Ann Duffy


l'amore come un volo lesto di uccelli



Estasi


Nei tuoi pensieri tutto il giorno, tu nei miei.
Gli uccelli cantano al riparo di un albero.
Sopra la preghiera della pioggia, un blu sterminato,
non il paradiso, che non va da nessuna parte, senza fine.
Perché mai le nostre vite si allontanano
da noi stesse, mentre rimaniamo intrappolate nel tempo,
in fila verso la morte? Sembra che nulla possa mutare
lo schema dei nostri giorni, alterare la rima
data da lutto in assonanza con diletto.
Poi sopraggiunge l’amore come un volo lesto di uccelli
dalla terra al paradiso dopo la pioggia. Un tuo bacio,
rievocato, sfila, come fossero perle, questa catena di parole.
Cieli immensi ci congiungono, unendo qui a lì.
Desiderio e passione nell’aria che pensa.

- Carol Ann Duffy (Traduzione di Floriana Marinzuli e Bernardino Nera)





Carol Ann Duffy (Glasgow, 23 dicembre 1955) è una poetessa e drammaturga scozzese, direttrice dei corsi di scrittura creativa presso la Manchester Metropolitan University e, dal 1º maggio 2009, Poeta Laureato del Regno Unito, prima donna scozzese a essere investita di tale carica.

lunedì 14 aprile 2014

"Carte da decifrare" di Ivano Fossati



io se… e invece…


L'amore è tutto carte da decifrare
e lunghe notti e giorni per imparare
io se avessi una penna ti scriverei
se avessi più fantasia ti disegnerei
su fogli di cristallo da frantumare

E guai se avessi un coltello per tagliare
ma se avessi più giudizio non lo negherei
che se avessi casa ti riceverei
che se facesse pioggia ti riparerei
che se facesse ombra ti ci nasconderei

Se fossi un vero viaggiatore t'avrei già incontrata
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata
se fossi un guardiano ti guarderei
se fossi un cacciatore non ti caccerei
se fossi un sacerdote come un'orazione
con la lingua tra i denti ti pronuncerei
se fossi un sacerdote come un salmo segreto
con le mani sulla bocca ti canterei

Se avessi braccia migliori ti costringerei
se avessi labbra migliori ti abbatterei
se avessi buona la bocca ti parlerei
se avessi buone le parole ti fermerei
ad un angolo di strada io ti fermerei
ad una croce qualunque ti inchioderei

E invece come un ladro come un assassino
vengo di giorno ad accostare il tuo cammino
per rubarti il passo, il passo e la figura
e amarli di notte quando il sonno dura
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore
e amarti per ore, ore, ore
e ucciderti all'alba di altro amore

Perché l'amore è carte da decifrare
e lunghe notti e giorni da calcolare
se l'amore è tutto segni da indovinare

Perdona
se non ho avuto il tempo di imparare
se io non ho avuto il tempo
di imparare.

- Ivano Fossati


Credo l'autore sottolinei il fatto che si è sempre impreparati di fronte all'amore… impreparati ad eseguire un lavoro certosino come amare… 

"I grandi amanti saranno sempre infelici, perchè per loro l'amore è grande e quindi esigono dalla "bien aimée" la stessa intensità di pensieri ch'essi hanno per lei.  Altrimenti si sentono traditi." C. Pavese



Ivano Alberto Fossati (Genova, 21 settembre 1951) è un polistrumentista, cantautore e compositore italiano.



Non chiedetevi se Fossati sia tra i miei cantautori preferiti… è superfluo…


domenica 13 aprile 2014

"Campusantu" di Giuseppe Nicolosi Scandurra



Fermu, guardu la fossa e straziu sentu
Bradley Schemehl, il verde che ricopre la tua tomba



Campusantu

Fermu, guardu la fossa e straziu sentu;
frisca è la terra, ccu l'ugna sgaggiata;
intra 'na lanna rustica e arruggiata
'na lampicedda abballaria a lu ventu.

- Giuseppe Nicolosi Scandurra (Acqua di marzu, Campusanto - prima  quartina)


Traduzione

Camposanto

Fermo, guardo la fossa e strazio sento;
fresca è la terra, con la zolla aperta;
in una latta di ruggine coperta 
una fiammella tremola nel vento.

trad. di Rosanna Bazzano




Giuseppe Nicolosi, inteso Scandurra dal cognome della madre a cui il poeta somigliava moltissimo, Catania 1887 - 1966, fu poeta dialettale siciliano.











Bradley Schmehl, nato in Pennsylvania nel 1962, è un artista americano.













sabato 12 aprile 2014

"Domande di un lettore operaio" di Bertold Brecht



Dentro i libri ci sono i nomi dei re
Giuseppe Pellizza da Volpedo, Il quarto stato, 1901


Domande di un lettore operaio

Chi costruì Tebe dalle Sette Porte?
Dentro i libri ci sono i nomi dei re.
I re hanno trascinato quei blocchi di pietra?
Babilonia tante volte distrutta,
chi altrettante la riedificò? In quali case
di Lima lucente d'oro abitavano i costruttori?
Dove andarono i muratori, la sera che terminarono
la Grande Muraglia?
La grande Roma
è piena di archi di trionfo. Chi li costruì? Su chi
trionfarono i Cesari? La celebrata Bisanzio
aveva solo palazzi per i suoi abitanti?
Anche nella favolosa Atlantide
nella notte che il mare li inghiottì, affogarono
implorando aiuto dai loro schiavi.

Il giovane Alessandro conquistò l'India.
Lui solo?
Cesare sconfisse i Galli.
Non aveva con sé nemmeno un cuoco?
Filippo di Spagna pianse, quando la sua flotta
fu affondata. Nessun altro pianse?
Federico II vinse la guerra dei Sette Anni. Chi
vinse oltre a lui?

Ogni pagina una vittoria.
Chi cucinò la cena della vittoria?Ogni dieci anni un grande uomo.
Chi ne pagò le spese?

Tante vicende.
Tante domande.

- Bertold Brecht  



Bertolt Brecht, nato Eugen Berthold Friedrich Brecht (Augusta, 10 febbraio 1898 – Berlino, 14 agosto 1956), è stato undrammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco, tra i più grandi ed influenti del Novecento.










Giuseppe Pellizza (Volpedo, 28 luglio 1868 – Volpedo, 14 giugno 1907) è stato un pittore italiano, dapprima divisionista, poi esponente della corrente sociale, autore del celeberrimo Il Quarto Stato, vera allegoria del mondo del lavoro subordinato e delle sue battaglie politico-sindacali.

Il Quarto Stato, realizzato nel 1901, inizialmente intitolato Il cammino dei lavoratori. Quest’opera è un simbolo della società del XX secolo, poiché essa rappresenta lo sciopero dei lavoratori e simboleggia non solo la protesta sociale ma l’affermazione di una nuova classe sociale, il proletariato, che diventa consapevole dei propri diritti nei confronti della società industriale. L’opera inoltre dimostra l’impegno del pittore in ambito sociale: infatti egli pensava che l’artista avesse il compito di educare la popolazione attraverso le proprie opere.


venerdì 11 aprile 2014

"A vacanza conclusa" di Vivian Lamarque



sarà così lasciare la vita?
Camillo Rapetti, Donna in treno




A vacanza conclusa

A vacanza conclusa dal treno vedere

chi ancora sulla spiaggia gioca, si bagna,

la loro vacanza non è ancora finita:

sarà così, sarà così lasciare la vita?


- Vivian Lamarque



Vivian Lamarque (Tesero, 19 aprile 1946) è una scrittrice e poetessa italiana.
Ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in licei privati. Ha tradotto La Fontaine, Valéry, Prévert, Baudelaire. Dal 1992 scrive sul Corriere della Sera.
Il suo primo libro, Teresino, ha vinto il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981. Tra gli altri successivi premi, il Montale (1993), il Pen Club ed il Premio Nazionale Alghero Donna di Letteratura e Giornalismo (1996) nella sezione poesia, il Camajore (2003), l'Elsa Morante (2005), il Cardarelli-Tarquinia (2006). Autrice anche di molte fiabe, ha ottenuto il Premio Rodari (1997) e il Premio Andersen (2000). Gran parte della sua produzione poetica è stata raccolta nell'Oscar Mondadori Poesie 1972-2002.




Camillo Rapetti (Milano, 1859 – Milano, 1929) è stato un pittore italiano.

giovedì 10 aprile 2014

"Sono pieno di…" di Mario Benedetti


Sono pieno di…
Foto: Rodney Smith






Sono pieno di ombre
di notti e desideri
di molte risa e qualche
disappunto.

- Mario Benedetti


La dualità della vita, fatta di tutto e dell'opposto di tutto. 


Mario Orlando Hamlet Hardy Brenno Benedetti-Farugia, noto come Mario Benedetti (Paso de los Toros, 14 settembre 1920 – Montevideo, 17 maggio 2009), è stato un poeta, saggista, scrittore e drammaturgo uruguaiano.









Rodney Smith è un fotografo americano, considerato uno dei maestri del surrealismo fotografico.











mercoledì 9 aprile 2014

"Solo chi la ama" di Rosanna Bazzano



resti solo chi la ama, e la ami.
Francine Van Hove, Il cuscino rosso


Solo chi la ama

Abbassate la voce
è tanto stanca.
Anche oggi ha cercato
senza trovare.
Lasciate che un poco 
chiuda gli occhi
che non hanno dormito
ed i singhiozzi del pianto
ritornino respiro.
Resti solo chi la ama,
e la ami.

- Rosanna Bazzano

Solo l'amore cura, solo l'amore aiuta, solo l'amore guarisce, ma amare è un verbo quindi implica un agire.

"Amare qualcuno / non è solo / un forte sentimento,/ è una scelta, /una promessa,/ un impegno." - Erich Fromm


martedì 8 aprile 2014

"Ha, l'alba, la tristezza" di Juan Ramòn Jimenéz


oh, vita mia!
Claude Monet - La Gare St Lazare, 1877 



Ha, l'alba, la tristezza

Ha , l'alba, la tristezza
con cui si giunge, in treno,
a una stazione che non è la nostra.

Come aspri i rumori
d'un giorno che sappiamo passeggero
- oh vita mia! -

- In alto, là, con l'alba, piange un bimbo. -

- Juan Ramòn Jimenéz 


La vita nella sua fuggevolezza e nella sua alterità appare al poeta, che osserva straniato e distante seppure cosciente della sua appartenenza ad essa (oh vita mia!).
Quasi un monito, una riflessione sulla caducità a cui si perviene attraverso il distacco…

Quanta vita riusciamo a perdere senza comprenderne la sua meravigliosa e inesorabile fuggevolezza…


Juan Ramón Jiménez Mantecón (Moguer, 24 dicembre 1881 – San Juan, 29 maggio 1958) è stato un poeta spagnolo. Premio Nobel per la letteratura nel 1956, è stato uno dei più importanti intellettuali della generazione del '14.











Claude Oscar Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 6 dicembre 1926) è stato un pittore francese, padre dell'Impressionismo, il suo "Impression soleil levant"  viene considerato il "manifesto" dell'impressionismo.






domenica 6 aprile 2014

"Sciuldezza bella" di Edoardo Nicolardi




Sciuldezza bella

Bella figliola ch'hê 'ngannato a tante,
chi sa si 'e tradimente ll'hê cuntate.
Ma si t'affacce, 'e vvide a tuttuquante,
simmo 'a quarantaquatto 'nnammurate.

'Ammore è doce e 'o spassatiempo è bello,
ll'arape 'sta fenesta o nun ll'arape?
Chist'è 'o mumento pe' chiammà ll'appello,
affácciate nu poco e conta 'e ccape.


Che finezza 'e cuncertino,
ma è n'orchestra o na fanfarra?
Peppe gratta 'o mandulino,
Tóre pìzzeca 'a chitarra.
Giorgio sona 'a ciaramella1,
Papiluccio, 'o putipù2.
Picceré', sciuldezza bella,
sulo chesto saje fà tu.


Bella figliola ch'hê 'ngannato a tante,
tenive 'nfrisco tutte sti partite.
Mo 'e vvide ca te sfilano pe' 'nnante,
ma 'o tiempo passa e tu nun te mmarite.

Nun ce sta core ca nun hê traduto,
nun ce sta vocca ca nun hê vasato,
ma nun fa niente, va'. Chi ha avuto ha avuto,
tutto s'acconcia cu na serenata.

Picceré', stu cuncertino
porta overo 'e cape suone,
Bebé canta e Vicenzino
mette 'a terza da 'o puntone.
Giorgio sona 'a ciaramella.
Papiluccio, 'o putipù.
Picceré', sciuldezza bella,
sulo chesto pienze tu.


Bella figliola ca staje 'nchiusa 'a dinto,
vulessemo sapé cu chi staje 'nchiusa.
Fall'affaccià, ll'avimm' 'a fà cunvinto
ca tu nu juorne 'o 'nchiante cu na scusa.

Tu si' na scellerata e 'o tradimento
cresce cu 'e vase ca ve date ô scuro.
Dille ca se 'mparasse nu strumento,
ll'ha da sunà cu nuje ll'anno venturo.


Picceré', pe' tutt' 'o vico,
vanno 'e nnote 'e 'sta canzone,
si vedisse 'on Federico
ll'urganetto comm' 'o sona.
Giorgio sona 'a ciaramella.
Papiluccio, 'o putipù.
Picceré', sciuldezza bella,
sulo chesto saje fà tu. 


- Edoardo Nicolardi

Dolcezza bella

Bella figliola che hai ingannato tanti,
chissà se i tradimenti li hai contati.
Ma se ti affacci, li vedi tutti,
siamo quarantaquattro innamorati.

L'amore è dolce e il passatempo è bello,
la apri questa finestra o non la apri?
Questo è il momento per fare l'appello,
affacciati un po' e conta le teste.

Che orchestrina di qualità,
ma è un'orchestra o una fanfara?
Giuseppe gratta il mandolino,
Salvatore pizzica la chitarra,
Giorgio suona la ciaramella1,
Raffaeluccio la caccavella2.
Piccola, dolcezza bella,
solo questo sai fare tu.

Bella figliola che hai ingannato tanti,
avevi in fresco tutti questi partiti.
Ora li vedi che ti sfilano davanti.
ma il tempo passa e tu non ti sposi.

Non c'è cuore che non hai tradito,
non c'è bocca che non hai baciato,
non fa niente, va'. Chi ha avuto ha avuto,
tutto si aggiusta con una serenata.

Piccola, questa orchestrina
porta davvero tutti i maestri,
Bebé canta e Vincenzino
mette la terza dall'angolo della strada
Giorgio suona la ciaramella,
Raffaeluccio la caccavella.
Piccola, dolcezza bella,
solo questo pensi tu.

Bella figliola che sei chiusa dentro,
vorremmo sapere con chi sei rinchiusa.
Fallo affacciare, dobbiamo convincerlo
che tu un giorno lo pianti con una scusa.

Tu sei una scellerata e il tradimento
cresce con i baci che vi date nel buio.
Digli che imparasse uno strumento,
lo deve suonare con noi l'anno venturo.

Piccola, per tutto il vicolo,
vanno le note di questa canzone,
se vedessi don Federico
come suona l'organetto.
Giorgio suona la ciaramella.
Papiluccio la caccavella.
Piccola, dolcezza bella,
solo questo sai fare tu.


Edoardo Nicolardi (Napoli, 28 febbraio 1878 – Napoli, 26 febbraio 1954) è stato un poeta, paroliere e giornalista italiano.

È tuttavia senz'altro più noto per la sua attività di poeta e paroliere in napoletano. Suoi sono i testi di alcune canzoni fra le più note del repertorio popolare napoletano del '900, come Voce 'e notte (1904), nata come poesia per la futura moglie Anna Rossi, e musicata da Ernesto De Curtis. La canzone riflette un dramma personale, in cui dopo aver inutilmente chiesto la mano della diciassettenne Anna al padre Gennaro, ricco commerciante di cavalli da corsa, la vide andare in sposa ad un cliente dello stesso, settantacinquenne. Costui morì tuttavia due anni dopo, e i due poterono finalmente sposarsi, generando otto figli.
Dal 1910 al 1950 fu direttore amministrativo dell'ospedale Loreto Mare, ed in questo ruolo assistette, nel 1944, alle prime nascite di bambini di colore, concepiti dalle ragazze napoletane con soldati americani. Fu questo fatto ad ispirare il testo di Tammurriata nera, musicata poi dal consuocero E. A. Mario e resa famosa prima da Renato Carosone, poi dalla Nuova Compagnia di Canto Popolare.

venerdì 4 aprile 2014

"Aprile dopo aprile" di Ted Hughes


ricordi come raccoglievamo i narcisi
Bobbie Burgers, Narcisi




Narcisi (aprile dopo aprile)

Ricordi come raccoglievamo i narcisi?
Nessun altro lo ricorda, ma io sì, lo ricordo.
Tua figlia arrivava con le braccia piene, entusiasta e felice,
aiutando il raccolto. Io l'ho dimenticato.
Non si ricorda nemmeno di te. E li vendevamo.
Sembra un sacrilegio ma li vendevamo.
Eravamo così poveri? Il droghiere, il vecchio Stoneman,
strabico, con la pressione che virava al rosso barbabietola
(fu la sua ultima occasione, 
sarebbe morto nella stessa grande gelata in cui moristi tu),
fu lui a convincerci. Li comprava sempre, 
ogni primavera, sette pence la dozzina,
<<usanza della casa>>.

Era un vero lavoro,
sembravamo alle dipendenze di qualcuno, lavoranti
in un vivaio. Tu ti chinavi
sotto la pioggia di quell'aprile - il tuo ultimo aprile.

Li vendevamo destinati ad avvizzire.
Il raccolto s'infittiva più in fretta
di quanto riuscissimo a sfoltirlo.
Finì che ne fummo soprafatti
e perdemmo le forbici dono di nozze.

Da allora ogni marzo continuano a levarsi
dagli stessi bulbi, gli stessi
vagiti dal disgelo
ballerine arrivate prima della musica, scosse da brividi
tra le quinte dell'anno piene di correnti.
Su quella stessa onda lunga del ricordo, palpitanti,
tornano pe dimenticare te china laggiù
dietro le cortine piovose dell'aprile scuro,
che ne recidi gli steli.

Ma in qualche posto le tue forbici ricordano. Dovunque siano.
Qui, chissà dove, le lame aperte,
aprile dopo aprile
affondano sempre più
nella zolla - un'ancora, una croce di ruggine.

- Ted Hughes, da "Lettere di compleanno"
Traduzione di Anna Ravano


È solo dopo… dopo aver perso, in qualunque modo si perda, che il rimorso ci fa ricordare le nostre mancanze, in un rosario di "se quel giorno io"… perché ci sembra sempre infinito questo nostro finitissimo tempo,  fino a che non è tardi…


Edward James Hughes, conosciuto come Ted Hughes (Mytholmroyd, 17 agosto 1930 – Londra, 28 ottobre 1998), è stato un poeta e scrittore inglese.

Considerato uno dei maggiori poeti della sua generazione, Hughes fu Poet Laureate in Inghilterra dal 1984 fino alla sua morte nel 1998. Nota e tragica la storia del suo matrimonio con la poetessa statunitense Sylvia Plath, durato dal 1956 al 1963, fino al suicidio di lei nel 1963, per il quale il poeta subì molte accuse, in quanto ritenuto responsabile anche di quello della sua amante, Assia Wevill. Hughes raccontò infine in versi la sua complessa relazione con Sylvia Plath nel suo ultimo libro di poesie, Birthday Letters (1998), in Italia per Mondadori "Lettere di compleanno" (1999).



Bobbie Burgers è nata nel 1973 a Vancouver, BC

Ha conseguito una laurea in Storia dell'Arte nel 1996 presso l'Università di Victoria. Ha studiato in Aix-en-Provence, Francia e torna spesso a riconquistare la vita, la luce e lo spirito della Provenza che impregna nella sua pittura.